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Lo scanner intraorale per la rilevazione dell’impronta dentale

Perché lo scanner intraorale è un ottimo strumento per la rilevazione fisica dell’impronta dentale?
Quali sono i vantaggi per il paziente? Ed in che modo ne beneficia il dentista?
In quest’articolo cercheremo di far luce su tutti i benefici che questo prezioso strumento tecnologico apporta all’interno di uno studio dentistico.

Ecco tutti i vantaggi per il paziente e per il dentista

Tutte le volte che il dentista ha la necessità di rilevare l’impronta dentale (ad esempio nell’odontoiatria protesica), egli deve utilizzare materiali come polietere, poli-vinilsilossano, alginato o silicone, direttamente sulle arcate dentarie del paziente. Questa tecnica convenzionale e tradizionale, oltre ad avere dei tempi non proprio brevi, richiede una certa competenza professionale da parte dell’odontoiatra ma anche una particolare collaborazione da parte del paziente, il quale, come è noto, a volte mal sopporta la cosiddetta “pasta” nella propria bocca, avvertendo un forte senso di nausea, di vomito e di soffocamento. Inoltre, a causa della delicatezza dei materiali e delle loro specifiche caratteristiche, l’impronta può non essere affatto precisa: talvolta, si verificano, infatti, alcuni problemi come la bassa riproducibilità dei margini, la presenza di detriti, alcune alterazioni per la temperatura o per gli urti da trasporto, la rottura del materiala da impronta, etc.

Oggi, però, grazie all’introduzione nella tecnologia odontoiatrica delle tecniche digitali e, in particolar modo, dello scanner intraorale, questi problemi risultano finalmente superati, o, comunque, davvero molto limitati.

La realizzazione dei modelli protesici, ad esempio, richiede molto meno tempo rispetto alla tecnica tradizionale: infatti, grazie allo scanner, in meno di due minuti è possibile rilevare l’intera impronta dentale!

La scansione intraorale tridimensionale avviene senza l’utilizzo di alcun materiale da applicare nella bocca del paziente; per cui non ci sarà nessun riflesso faringeo, e, quindi, nessun disagio per il paziente, come, invece, avveniva prima. Lo scanner intraorale assicura, inoltre, una precisione superiore del metodo tradizionale: molti studi ed indagini in vitro hanno dimostrato l’efficacia e l’esattezza dei risultati dell’impronta digitale, una maggiore riproducibilità e, di conseguenza, un’inferiore necessità di modifiche, di restauro e di remake.

Lo Studio Dentistico Palladino utilizza uno Scanner Intraorale 3Shape, in grado di rilevare con accuratezza, mediante il fascio di luce di una fonte luminosa, l’impronta dentale del paziente in pochi minuti, a colori, senza disagi per il paziente e con esiti che garantiscono ottima esattezza.

  • 8 Agosto 2017